Sognando s'impara!

Sognando s'impara!

Il mondo dei sogni: così affascinante, così oscuro.

Il tessuto onirico è formato essenzialmente di immagini, di associazioni, di ricordi recenti o remoti; aspetti mentali della nostra vita psicologica. Inoltre non dimentichiamo che la vita mentale continua anche durante il sonno. E’ frequente che artisti o scienziati abbiano trovato ispirazione e soluzioni proprio durante i sogni.

Gli antichi consideravano il sogno come un segreto messaggio divino, che era molto importante saper interpretare, da qui lo sviluppo della cosiddetta arte divinatoria.

Tuttavia il merito maggiore nello studio dei sogni va riservato alla psicanalisi, con Freud, Adler e Jung.

Inizialmente il sogno era visto come strumento funzionale per apportare all’individuo la distensione psichica, ossia la soddisfazione delle tendenze più profonde. Nell’esperienza onirica si realizzavano quei desideri che non avevano risposta nella vita quotidiana.

Ecco che nasce uno stretto rapporto fra il contenuto dei sogni e le esigenze profonde della personalità.

L’essere umano non può fare sempre ciò che desidera o vuole, esistono norme e precetti morali che non consentono la loro realizzazione. Le pulsioni istintive, imperiose e indisciplinate, non possono giungere sul paino della coscienza, poiché la personalità morale si oppone all’espressione anarchica degli istinti.

Questi contenuti psichici, rimossi o repressi, cercano una via alternativa per affermarsi: si vestono di simbolismi, cercano espressioni mascherate per non provocare il severo intervento della coscienza. La psicanalisi parla di “contenuti manifesti” (il semplice racconto del sogno) e di “contenuti latenti” ( il vero significato che bisogna rintracciare dietro le apparenze dell’esperienza onirica).

Il lavoro dello psicanalista è proprio questo: indagare sui contenuti latenti che sono in relazione con le esigenze profonde della persona.

Jung dice che il sogno è il teatro dove l’individuo è al tempo stesso attore, dramma, spettatore e scena. Inoltre precisa che tutti questi elementi sono in costante relazione con la personalità del soggetto.

Secondo Jung, la coscienza non riesce a contenere tutte le esperienze e a valutare in pieno le vere e profonde pulsioni della personalità, ecco che interviene il sogno, il quale completa, perfeziona e valorizza la coscienza.

Il sogno è uno strumento di informazione che mette a fuoco, in maniera indiretta e simbolica, i veri e profondi valori della personalità.

L’esplorazione del mondo dei sogni costituisce l’aspetto più affascinante della psicologia.

[Fonte testo: Enciclopedia del sapere]

[Fonte immagine: http://www.psychicsuniverse.com/ ]

 

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