Mammifero, marsupiale, salterino: il Canguro

Mammifero, marsupiale, salterino: il Canguro

Uno degli animali più rappresentativi dell'Australia.

Come spesso sarà stato osservato, la struttura corporea di questi simpatici e timidi animali, è caratterizzata da una parte superiore esile: il muso è simile ad una pecora, il torace è stretto e le zampe anteriori sono corte. Invece la parte posteriore risulta molto più robusta e massiccia.

Anche la coda è molto muscolosa, viene utilizzata da sostegno in posizione ferma e per ritrovare l’equilibrio durante gli spostamenti. Il corpo è ricoperto da una pelliccia lanosa e soffice.

La lunghezza media, di un maschio adulto, è di circa 3 metri, misurando dal muso fino all’estremità della coda; possono raggiungere 70 kg di peso, generalmente la femmina è più piccola rispetto al maschio.

I canguri vivono in gruppi numerosi, formati da almeno una decina di esemplari. Il loro habitat preferito comprende le foreste e le pianure erbose del continente australiano e delle isole vicine.

Quando è fermo, il canguro assume la tipica posizione di “triplo appoggio”: la pianta di entrambi i piedi e la parte prossimale della coda. Invece per  cercare cibo o riparo, oppure in caso di pericolo, si sposta facendo dei  salti grazie ai vigorosi muscoli delle zampe posteriori, mentre la coda serve per bilanciarsi.

I salti dei canguri possono raggiungere un’altezza di cerca 3 metri e 9 in lunghezza, ottenendo una velocità di circa 50 km orari. Considerata la mole e il peso, bisogna riconoscere che sono davvero eccezionali.

L’indole di questo marsupiale è pacifica. I maschi però, per determinare il canguro dominante, ingaggiano delle lotte estenuanti, stile incontro di pugilato, utilizzando gli arti anteriori.  

Altra caratteristica tipica dei canguri è il parto, che avviene dopo cinque settimane di gestazione. I neonati sono molto piccoli, misurano circa 3 cm e pesano solo pochi grammi, ma non hanno ancora terminato il loro sviluppo: gli organi di senso non funzionano  e gli altri sono appena degli abbozzi.

Una volta usciti, cercano di arrampicarsi fino all’apertura della tasca marsupiale, dove proseguiranno il loro sviluppo. La madre in questa ascesa, non aiuta il piccolo nato, tuttavia, nell’imminenza del parto, si lecca il pelo per facilitare l’arrampicata del cangurino.

Arrivato nella tasca, il nascituro ricerca i capezzoli della madre per nutrirsi. Resterà nel marsupio per circa dieci mesi. La rapida crescita gli permette di comunicare a rendersi un pochino autonomo, infatti esce per esplorare l’ambiente, ma rientra per cibarsi e in caso di pericolo. Il distacco definitivo avverrà intorno ai 18 mesi, anche se resterà comunque vicino alla madre per il latte. 

I canguri sono erbivori, si nutrono di erbe, frutti, germogli, sono molto golosi delle foglie di eucalipto.

Purtroppo questi mammiferi sono oggetto di caccia spietata, sia perché sono rivestiti da una pelliccia pregiata, sia perché forniscono una carne commestibile. Occorre proteggere la specie per impedirne la distruzione.

[Fonte testo: http://www.animalinelmondo.com/ ]

[Fonte immagine: http://www.fonds-ecran-hd.ch/ ]

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