
Psicomotricità Funzionale: educazione attraverso il movimento
Scopriamo la pedagogia di Jean Le Boulch
Inizialmente la psicomotricità nasce come “terapia” applicabile soltanto a tutti coloro che presentavano patologie, disabilità motorie, ritardi mentali, ecc. In seguito si trasforma in disciplina pedagogica, pur mantenendo inalterate le basi scientifiche sulle quali era sorta.
Il medico, psicologo e docente di educazione fisica francese Jean Le Boulch arricchisce questa disciplina con eccellenti contributi, creando la Psicomotricità Funzionale. Egli valorizza la libera espressione corporea, sottolinea l’importanza dell’esperienza vissuta e agita sia nel movimento sia nella relazione tra la persona e l’ambiente circostante.
Le Boulch ha delineato un approccio pedagogico che segue in modo fedele lo sviluppo psicomotorio del bambino. L’educazione doveva essere promossa per mezzo dell’azione, rispettando l’individualità, gli interessi e i bisogni dei bambini.
La sua idea consiste nel proporre l’esperienza viva, interessante e spontanea, come metodo conoscitivo. Importante è il concetto di aggiustamento, visto come capacità di adattarsi all’ambiente, fatto sia di persone che di oggetti.
L’obiettivo principale è aiutare il bambino a risolvere le sue difficoltà, incentivare lo sviluppo delle funzioni cognitive in armonia con il vissuto emotivo ed affettivo.
La Psicomotricità Funzionale è una metodologia proponibile a tutti coloro che hanno uno sviluppo naturale o che presentano disarmonie, a soggetti di ogni età, con lo scopo armonizzare corpo, mente, emozioni e affettività. Il cammino della Psicomotricità Funzionale è basato su azioni concrete, in tal modo la persona può esprimersi, mettersi in gioco, esternare il proprio sé, con un ritorno positivo sul senso di efficacia, che ha ripercussioni sull’autostima.
La metodologia di Le Boulch lavora preventivamente con i bambini, affinché possano sviluppare le proprie potenzialità nel futuro. Lavora anche con l’adulto per recuperare, per quanto possibile, una postura o una motricità adeguata e fisiologica.
La Psicomotricità Funzionale tiene conto delle potenzialità, delle abilità e delle reali esigenze dell’individuo. Attraverso lo strumento dell’analisi funzionale osserva le dotazioni di base e dalle quali partire per una evoluzione positiva, di cui la persona stessa è artefice.
Questa metodologia risponde ai bisogni educativi, individua obiettivi specifici, rispetta il vissuto dell’individuo di ogni età, mantenendo attivo il ruolo della motivazione e dell’intenzionalità. Consente di sperimentare il proprio corpo nello spazio, nel tempo, nella relazione con l’altro. Permette all’essere umano di evolvere sempre, in ogni epoca della vita, grazie alla sperimentazione e alla consapevolezza di sé.
Per approfondire, ecco alcuni testi interessanti:
Educare con il movimento - J. Le Boulch, Armando Editore
Verso una scienza del movimento – J. Le Boulch, Armando Editore
La psicomotricità funzionale. Scienza e metodologia – G. Pesci, Armando Editore
Teoria e pratica della psicomotricità funzionale – G. Pesci, Armando Editore
Oppure visita il sito: http://www.psicomotricitafunzionale.it/
[Fonte immagine: http://www.stayingstrong.ca/ ]