
'Glis Glis' è il nome scientifico di un famoso roditore: il ghiro.
Un simpatico superdormiglione!
17 + 13 uguale 30, questi sono i centimetri di lunghezza media di un ghiro: 17 è il corpo, 13 la coda. Mentre il peso medio si aggira attorno ai 75 grammi.
Questi simpatici roditori sono ricoperti da una bella pelliccia, con una colorazione che va dal grigio al bruno, sulla parte dorsale, invece nella zona ventrale è bianca. La dimensione delle orecchie è piccola, dalla forma rotonda. Gli occhi sono molto grandi ed è dotato di lunghi baffi, meglio noti come vibrisse, che svolgono una funzione tattile. Caratteristica che accomuna i roditori sono i denti, in particolar modo gli incisivi, lunghi e affilati, necessari per rosicchiare il cibo e il legno.
I luoghi di origine del ghiro sono i Paesi dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. In Italia è presente su tutto il territorio tranne che nella pianura Padana. I boschi ricchi di vegetazione sono l’habitat preferito del ghiro, la presenza degli alberi consente di trovare sia il cibo che le possibilità di rifugio.
Durante il giorno il ghiro dorme, si riposa nella sua tana fino al tramonto, dopo di che esce in cerca di cibo. Parte di esso viene consumato subito, il resto è utilizzato come provvista per i periodi invernali. E’ ghiotto di frutti di bosco, castagne, ghiande, nocciole, funghi, ma anche insetti.
Nella stagione invernale, il ghiro difficilmente si sveglia; è un letargo lungo addirittura 6 mesi. In questo periodo il nostro amico roditore riesce a rallentare il metabolismo e ad abbassare la temperatura corporea, per cui non ha un grande bisogno dal punto di vista alimentare. Nei mesi autunnali il corpo del ghiro è in grado di accumulare il grasso sufficiente per garantirgli la sopravvivenza alle basse temperature invernali.
E’ da questo suo comportamento che è stato coniato il detto “dormire come un ghiro”. La persona che dorme profondamente e per lungo tempo somiglia proprio al ghiro in letargo.
Il ghiro è molto abile nel correre lungo i rami, nonché a saltare da un ramo all’altro. Mentre quando si prepara per dormire si arrotola su se stesso, quasi a formare una pallina di pelo.
Sia nel momento del riposo che della veglia, il ghiro è abbastanza rumoroso, emette un suono simile ad uno squittio. Se poi capta un ipotetico pericolo, si alza in posizione eretta, come una sorta di vedetta, per controllare il territorio intorno a sé. Anche in questo caso emette un suono, stavolta simile ad un ronzio e batte forte le zampe anteriori per allontanare la minaccia.
Purtroppo il ghiro è uno degli animali a rischio di estinzione nel nostro Paese, a causa dei disboscamenti, degli incendi e del bracconaggio. E’ severamente vietata la caccia a questo roditore.
[Fonte: http://www.animali.net/ http://www.animalicuriosi.com/ ]