Conosciamo meglio i pipistrelli e sfatiamo qualche luogo comune non del tutto positivo.

Conosciamo meglio i pipistrelli e sfatiamo qualche luogo comune non del tutto positivo.

Questi mammiferi svolazzanti non hanno una buona reputazione e non suscitano grande simpatia, forse perchè accompagnati da leggende metropolitane non reali.

I pipistrelli non succhiano sangue, non sono “vampiri”, per lo meno quelli italiani. Le nostre specie si nutrono di insetti, in una notte arrivano a mangiare anche 3000 zanzare; inoltre offrono un ottimo servizio all’agricoltura, poiché sono ghiotti di molti insetti dannosi per le coltivazioni. Altri si nutrono di frutta e soltanto 3 specie, che vivono nell’America tropicale, sono carnivori e si cibano di roditori, rane e piccoli pesci.

Sono ottimi bio-indicatori della qualità dell’ambiente, cioè la loro presenza è indice di un ambiente buono per la vita. Non trasmettono la rabbia, né la leptospirosi. Non si attaccano ai capelli; i pipistrelli sono quasi ciechi e si orientano con un particolare sistema ad ultrasuoni, reagire agitandosi o correndo in loro presenza gli fa perdere l’orientamento e potrebbero urtare contro cose e persone, ma non è un gesto volontario.

Il nome scientifico dei pipistrelli è “chirottero”, che significa “mano alata”. Esistono circa 1200 specie e sono diffusi in tutte le regioni del mondo. Si muovono  e cacciano al buio, sono dotati di un “ecolocalizzatore”, funziona come una sorta di sonar: il pipistrello emette brevi ultrasuoni e ne ascolta l’eco di ritorno; a seguito di una rapidissima elaborazione è in grado di ricostruire l’immagine sonora di ciò che lo circonda e quindi capace di captare a quale distanza si trova la sua preda, che spesso è di dimensioni molto ridotte.

Data l’importanza di questi mammiferi, è stata approvata una legge che ne impedisce l’uccisione e la detenzione; per cui è vietato comprare, vendere o allevare privatamente pipistrelli. Però è possibile aiutarli a trovare un rifugio sicuro installando le famose batbox. Le batbox sono delle casette di legno, che devono essere posizionate in alto sulla parete esterna delle case oppure sui tronchi di piante non frondose, meglio in un luogo poco rumoroso e poco frequentato. La batbox non deve essere illuminata. Inoltre sono i pipistrelli che scelgono il luogo di riposo, non possono essere costretti a scegliere una o l’altra casetta.

Se casualmente troviamo un pipistrello occorre prenderlo con delicatezza e metterlo in un luogo caldo, ad esempio una scatola da scarpe con all’interno della stoffa. E’ meglio non fare rumore. Non dargli latte di mucca, per loro non è digeribile, meglio latte di capra o semplicemente acqua, somministrata con il contagocce o una siringa senza ago. Contattare tempestivamente il centro specializzato per il recupero della fauna selvatica più vicino.

Se entra in casa un pipistrello è meglio non aggredirlo con scope e bastoni, evitare di urlare e correre per la stanza. E’ consigliabile isolare la stanza, aprire la finestra e spegnere la luce, il pipistrello ritroverà da solo la strada per uscire senza danni.

Per approfondire: http://www.soccorsofauna.com/   http://www.tutelapipistrelli.it/   

 http://www.batboxnews.it/    http://www.pipistrelli.net/  

Potrebbe interessarti anche...