
Onoterapia: un asino per amico
Non è vero che gli asini sono gli ultimi della classe!
L’intervento degli animali per ricreare il benessere nell’uomo è una pratica molto conosciuta ed è considerata una risorsa assolutamente preziosa. L’onoterapia prevede l’affiancamento dell’asino. Si tratta di un percorso terapeutico a tutti gli effetti, le persone sono totalmente coinvolte con l’asino: c’è un contatto fisico, si mettono in gioco le emozioni, l’attrazione o la repulsione nei confronti dell’animale.
In questo caso, perché è stato scelto l’asino?
L’asino possiede delle caratteristiche tali da poter facilitare la relazione con la persona: è docile, intelligente, forte, paziente, curioso, coraggioso, sensibile, affettivo. L’asino è un animale sociale, che ama vivere in compagnia dei simili, ma anche con l’uomo. Ama ricevere le attenzioni e il contatto fisico, è capace di restituire coccole e dimostrazioni di affetto.
Le caratteristiche fisiche facilitano la relazione: il suo corpo è morbido, ha un profilo rotondeggiante ed emana calore; le orecchie, gli occhi e il muso sono grandi; i suoi organi sensoriali sono molto sviluppati. È un animale calmo, mansueto e riflessivo e i suoi movimenti sono lenti e prevedibili.
La presenza di un animale in un percorso di terapia ha un potere notevole, i contatti che si creano tra l’animale e il paziente hanno numerosi punti di vantaggio: facilitano i rapporti anche con il personale medico; contribuiscono a rendere meno stressante la situazione; favoriscono il dialogo, la comunicazione e il contatto; accelerano il recupero dell’autostima e del benessere psicologico; agevolano il movimento fisico.
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[Fonte: http://www.lacittadegliasini.it/]