Le cicogne sono simbolo di prosperità e buona fortuna

Le cicogne sono simbolo di prosperità e buona fortuna

…e portano tanti bambini!

La cicogna è un uccello migratore, vive principalmente in Europa e nelle regione del Nord Africa. Il loro habitat naturale è rappresentato da stagni, lagune e paludi, luoghi in cui riescono a trovare facilmente il cibo.

Gli esperti ci informano che le cicogne non emettono alcun verso per comunicare, bensì battono velocemente il becco. Mentre una pratica che utilizzano di frequente, tra le più affascinanti e caratteristiche, è quella della cerimonia del saluto: i due esemplari che si incontrano incrociano la testa e poi battono il becco contemporaneamente.

La leggenda della cicogna che porta i bambini deriva dai tempi remoti, quando l’uomo viveva una vita più semplice, soprattutto più a contatto con la natura. Questi bellissimi uccelli erano molto diffusi ed era usuale per loro nidificare sopra i tetti delle abitazioni rurali.

I nidi delle cicogne sono composti da una piattaforma voluminosa fatta di rametti secchi, di varie dimensioni, intrecciati ad arte, sembrano quasi realizzati dalle sapienti mani di artigiani, invece sono gli esemplari femmina che li costruiscono con la collaborazione dei maschi, soprattutto nel trasportare i materiali.

Di solito preferivano costruire il nido in prossimità dei comignoli, dai quali risaliva il calore del camino. Utilizzare il camino era molto costoso, veniva acceso soltanto in rare occasioni, tra queste la nascita di un bambino. Per tale motivo veniva associata la nascita di un neonato e l’arrivo delle cicogne. La storia popolare era proprio questa, che fossero loro a portare i piccoli nati.

Oltre a questa lieta novella, la cicogna è da sempre simbolo di buon auspicio e di fertilità. Infatti moltissimi anni fa, sui tetti delle case, veniva messa una cesta, con lo scopo di attirare le cicogne per nidificarvi. In molti paesi l’arrivo delle cicogne era salutato con gioia, perché esse liberano i campi da tanti animali dannosi per l’agricoltura.

Purtroppo c’è stato un periodo abbastanza lungo in cui la cicogna si dava per estinta, soprattutto per mano dell’uomo. Piano piano però sta ritornando a ripopolare le zone paludose dell’Europa, anche in Italia è riapparsa. Ci sono addirittura delle leggi che tutelano la presenza di questa specie di uccelli.

Le cicogne sono estremamente territoriali, difendono il proprio nido e il territorio circostante sia dagli altri animali che dai loro simili; è possibile osservare violenti scontri fra maschi e anche tra coppie che vogliono occupare il medesimo territorio. Se poi nel nido ci sono i piccoli, allora la difesa è ancora più cruenta.

Possiamo assolutamente affermare che rappresentano un vero e proprio esempio di amore filiale. Infatti si narra che molti anni fa, in una cittadina olandese, una serie di case furono incendiate, una cicogna aveva il nido proprio sul tetto di una di queste case, fece di tutto per salvare i suoi piccini, ma nel momento in cui vide che i suoi sforzi erano inutili, si unì ai suoi piccoli e si lasciò bruciare insieme a loro.

Altra storia romantica che le riguarda: si racconta che una volta, una cicogna femmina si fece male ad un’ ala, questo le impedì di volare. Incredibile! Il maschio rinunciò ad emigrare pur di non far rimanere sola la compagna.

E poi c’è il racconto de “La volpe e la cicogna”. Un giorno la volpe invitò la cicogna a pranzo. La cicogna accettò l’invito molto volentieri. La volpe fece accomodare la cicogna intorno alla tavola e dopo poco si presentò con dei piatti molto larghi, nei quali la volpe poteva mangiare, mentre la cicogna non riusciva a prendere il cibo con il becco. La cicogna era delusa, in più tornò a casa con la pancia vuota, ma senza protestare. Qualche giorno dopo la cicogna aveva deciso di contraccambiare lo scherzo all’amica volpe. Dopo aver accettato l’invito, la volpe prese posto a tavola. La cicogna si presentò con dei recipienti dal lungo collo. Davanti a quei recipienti adatti soltanto alla cicogna, la volpe dovette limitarsi a leccarli esternamente, senza toccare cibo. Quando la volpe tornò a casa con lo stomaco vuoto, pensò che al mondo c’era qualcuno più furbo di lei.

[Fonte: http://www.mille-animali.com/  http://www.pianetamamma.it/  http://www.vultur.it/ ]

 

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