Pattini a rotelle
Sport e svago
I pattini a rotelle di ora sono lontani anni luce dei primi prototipi.
Il primo paio di pattini che ho avuto era formato da una placca di metallo, probabilmente ferro, sagomata come la pianta di una scarpa, con un meccanismo che consentiva di modificare la lunghezza in base alla grandezza del piede. Nella parte anteriore c’era una piccola lamina stondata dove inserire la punta della scarpa. Nella parte posteriore un’altra lamina concava per accogliere il tallone. Trovata la misura giusta si stringeva con una chiavetta.
Fra gli anni ’70 e ’80 arrivano i pattini con lo stivaletto e la scarpa già inserito, quindi bastava togliere le proprie scarpe e indossare direttamente i pattini. Molto più sicuri, perché lo stivaletto poteva salvaguardare la caviglia da eventuali infortuni. Nella parte anteriore sotto la punta entrambi i pattini avevano un cilindro in gomma che serviva per frenare.
Era l’epoca in cui spopolavano le piste di pattinaggio; al chiuso durante l’inverno e all’aperto in estate. Spesso era il punto di ritrovo delle compagnie di amici e un’alternativa alla discoteca.
I pattini si evolvono ancora e arrivano i rollerblade o pattini in linea. Le ruote sono una dietro l’altra, ricordano le lame dei pattini su ghiaccio. Il sistema di frenaggio è collocato posteriormente.
Il pattinaggio a rotelle oltre al semplice svago è diventato un vero e proprio sport con tanto di gare, nonché federazione sportiva. Si rimane estasiati dalle acrobazie e volteggi che le atleti e gli atleti, singolarmente o in coppia, effettuano sulla pista seguendo la musica.
Dal sito della Federazione leggiamo quanto segue: <<Alle discipline sportive tradizionali, pattinaggio artistico, pattinaggio corsa, hockey su pista, hockey inline, skiroll, negli ultimi anni si sono aggiunte specialità particolarmente amate dai giovani come il freestyle skating, lo skatecoarding, il downhill, l’inline Alpine e il roller Derby.>> [https://www.fisr.it/ ]
[Immagine: https://www.neon-entertainment.com/ ]