Autostima (prima parte)

Autostima (prima parte)

Volersi bene, essere soddisfatti di sè, accettarsi, essere fedeli a se stessi.

L'autostima è la disposizione a considerare se stessi come dotati delle competenze necessarie per affrontare le sfide fondamentali della vita e meritevoli di serenità. 

L’alta stima di sé cerca la sfida e lo stimolo di obiettivi difficili e fruttuosi; raggiungere tali obiettivi alimenta a sua volta l’autostima. La bassa autostima cerca la sicurezza di ciò che è familiare e non richiede sforzi. A volte si confonde l’autostima con l’arroganza, la vanità o la spacconeria. Questi tratti non riflettono troppa autostima, bensì troppo poca. Le persone che hanno un’alta stima di sé non cercano di rendersi superiori agli altri, non cercano di provare il loro valore misurandosi con uno standard di confronto. La loro gioia consiste nell’essere quello che sono, non nell’essere meglio degli altri. Quando possediamo un’autostima senza conflitti, il nostro motore è la gioia e non la paura. Il nostro scopo è l’espressione di noi stessi, non l’evitare o giustificare noi stessi. Il motivo che ci spinge è vivere le nostre possibilità.

L’autostima ha due componenti principali:

1) Senso di efficacia, ossia fiducia nel funzionamento della propria mente, della propria capacità di pensare, di capire, imparare, scegliere e prendere decisioni; significa fiducia in se stessi. Non vuol dire essere infallibili e che saremo in grado di superare tutte le sfide della vita. Occorre prendere consapevolezza delle proprie competenze, dei propri limiti e affrontare la vita.

2) Rispetto di sé, ossia certezza del proprio valore, saper affermare le proprie opinioni, desideri e necessità; la realizzazione di se stessi è un diritto di nascita. Non è l’illusione di essere perfetti o superiori agli altri, è la convinzione che la nostra vita deve essere sostenuta, protetta e nutrita.

Spesso il pericolo è rimanere prigionieri dell’immagine negativa che abbiamo di noi stessi; le permettiamo di dettare le nostre azioni, definiamo noi stessi mediocri, deboli, codardi o inefficaci.

L’autostima è un’esperienza intima, privata, risiede nella profondità  del nostro essere. E’ quello che IO SENTO e IO PENSO riguardo me stesso, non quello che di me pensano e sentono gli altri. La tragedia di molti è che cercano l’autostima in ogni direzione tranne che in se stessi e così non riescono a trovarla. La fonte è soltanto interna. Questo implica imparare ad ascoltare il proprio corpo, le proprie emozioni, i propri pensieri.

I pilastri su cui si erige l’autostima sono:

  1. vivere consapevolmente,
  2. accettazione di sé, 
  3. senso di responsabilità, 
  4. affermazione di sé, 
  5. darsi un obiettivo, 
  6. integrità personale.

Segui i prossimi articoli … scoprirai il significato di ciascun pilastro dell’autostima.

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