E' tutto mio! L'egoismo nei bambini

E' tutto mio! L'egoismo nei bambini

Niente paura, fa parte del loro sviluppo.

Nel periodo tra i 18 e i 24 mesi, i bambini hanno un’energia e una curiosità inesauribili, sono sempre in movimento, sempre a caccia di nuove cose da sperimentare. Inoltre prende il via quel fondamentale processo chiamato identificazione del sé, si sviluppa il senso di possesso e la volontà di autoaffermazione.

E’ il momento dei “no”, dell’opposizione alle richieste dell’adulto. Il bambino inizia a dire “io” e “mio”, si sente una persona dotata di pensiero e volontà; gli oggetti che lo circondano sono tutti suoi. Piaget lo identifica come il periodo della visione egocentrica. Nel bambino emerge la capacità di riconoscersi come un essere separato e indipendente rispetto alle figure genitoriali.

Si tratta di una fase di sviluppo del tutto consueta, tuttavia occorre l’intervento di mamma e papà per offrire un modello di comportamento tale da riuscire a superare positivamente questa fase. Ad esempio possono far notare che gli oggetti si possono scambiare o prestare (dati e restituiti), si chiedono gentilmente senza pretenderli con la prepotenza.

Un’occasione per imparare a superare l’egocentrismo è senz’altro offerto dall’incontro con gli altri coetanei, che stanno attraversando il medesimo problema (se così si può chiamare). I bambini che frequentano il nido o che si ritrovano ai giardinetti, possono vivere momenti di tensione dovuta alla contesa di un gioco.

Sono situazioni importanti, poiché imparano da soli a gestire la frustrazione, per cui è meglio che l’adulto intervenga soltanto se la tensione diventa eccessiva, se i piccoli contendenti arrivano alle mani, rischiando di farsi male.

Anche l’arrivo del secondo genito può essere destabilizzante per il figlio più grande: rafforzare il suo senso egoistico e sviluppare la gelosia. Fino a quel momento l’affetto dei genitori, spazi e oggetti erano tutti a sua disposizione, ora dovrà condividerli con un’altra persona. Mamma e papà dovranno essere disponibili e compresivi, creando situazioni di complicità e attenzioni a lui dedicati.

[Fonte testo: Manuale di psicologia dello sviluppo, a cura di A. Fonzi, Giunti Editore.  A piccoli passi, di S. Vegetti Finzi, Oscar Mondadori.]

[Fonte immagine: http://www.telegraph.co.uk/ ]

 

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