Insalata indivia

Insalata indivia

Buona e versatile in cucina

Si sente molto parlare di indivia, soprattutto per la sua versatilità in cucina. Può essere preparata come semplice insalata da sola oppure aggiungendo pomodorini, carote filangè o altri ingredienti a scelta personale.

Può essere anche cotta o saltata in padella con un filo d’olio. Molto buono il centrifugato, con l’aggiunta di limone o lime o arancia.

L’indivia si trova tutto l’anno ed è coltivata ampiamente su tutto il territorio italiano. Esistono varie tipologie: scarola, riccia, belga. I principi nutritivi sono pressappoco gli stessi, cambia la forma esterna. La scarola ha foglie lunghe e ondulate; la riccia è chiamata proprio così per la caratteristica arricciatura delle foglie. Infine l’indivia belga ha un colore chiaro e le foglie più ovali.

Questo fantastico vegetale contiene sali minerali, come: potassio, ferro e magnesio. Vitamine A, C, K e gruppo B. Ricca di acqua, fibre e antiossidanti. Povera di calorie, per cui molto indicata nelle diete.

Per i suoi componenti, l’indivia è indicata per il gonfiore addominale, stipsi, meteorismo. Facilita la diuresi. Svolge un’azione depurativa per reni e fegato.

Al momento dell’acquisto l’indivia si deve presentare con colore brillante, al tatto le foglie devono essere carnose. Si conserva per qualche giorno nel cassetto degli ortaggi.

Preferiamo come sempre prodotti italiani, possibilmente km zero, per mantenere intatte le caratteristiche benefiche.

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