Formazione: esperienze e studio

Formazione: esperienze e studio

Perché è importante studiare

Alla formazione della persona contribuiscono tanti elementi, fra questi le esperienze e lo studio.

La parte esperienziale della vita comprende la conoscenza attraverso tutto ciò che ci accade, ciò che facciamo, come ci comportiamo, i tentativi e gli errori. E’ un sapere non scritto sui libri. Qui troviamo: i viaggi, le relazioni interpersonali, i lavori manuali, ecc.

Lo studio invece consente di acquisire informazioni su svariati argomenti. Ad esempio, studiare la storia dell’umanità, che per molti può essere noioso, apre finestre su mondi ed epoche antichissime, che possiamo soltanto immaginare. Ed è importante perché ci fa pensare a come siamo arrivati ad oggi.

Lo studio attiva la riflessione, stimola fantasia e curiosità. Offre opportunità di approfondire un particolare argomento. Dà spunti per provare nuove esperienze.

Studiare significa leggere con attenzione, comprendere, elaborare. Non è un lavoro per immagazzinare nozioni, però contribuisce a migliorare la memoria. Ecco che studio ed esperienze non si escludono l’un l’altro, anzi si alimentano vicendevolmente.

Il grande maestro Gianni Rodari nel suo Il libro dei perché, scrive così: <<Perché studiare? Per conoscere il mondo e per farlo diventare più bello e più buono. Attenta, però: non si studia soltanto sui libri. Mi ricordo di un Topo che viveva in biblioteca e amava tanto l’istruzione che si mangiava due libri al giorno. Una volta trovò in un libro l’immagine del Gatto e subito la divorò. Mentre digeriva tranquillamente, convinto di aver distrutto il suo nemico, il Gatto in carne ed ossa gli saltò addosso e ne fece due bocconi. Tra un boccone e l’altro, però, si fermò per dire: - Topolino mio, bisognava studiare anche dal vero!>>  

 

 

 

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