Pizza, gusto e convivialità

Pizza, gusto e convivialità

Il bon ton dice che si può mangiare con le mani

La pizza è entrata di diritto nella tradizione gastronomica italiana. Riproposta, copiata ed esportata in tutto il mondo.

Nel lontano 1889, un cuoco napoletano mette insieme i prodotti genuini della sua terra: farina, acqua, pomodoro, mozzarella, olio d’oliva e basilico. Offre questo capolavoro alla regina Margherita di Savoia. Da qui la “pizza margherita” diventa la più famosa e amata, simbolo d’Italia.

Dal punto di vista nutrizionale, la pizza è un alimento ricco e completo. Carboidrati, vitamine, fibre. Poi dipende anche dalla farcitura. I nutrizionisti sono d’accordo di non eliminarla dalla dieta, ma di limitarne il consumo a una volta a settimana.

Per coloro che sono intolleranti al glutine e celiaci, oggi sono disponibili pizze preparate con farine senza glutine.

La pizza è anche sinonimo di convivialità. Mangiare una pizza con gli amici o in famiglia, è un rituale che crea allegria, si trasforma in una piacevole occasione per stare insieme.

Quando siamo a tavola per una pizzata, spesso capita di ordinarne diverse con vari gusti, di tagliarle a spicchi, con la possibilità di poter provare sapori variegati.   

Le varianti alla pizza margherita sono infinite. Troviamo i classici salumi, ortaggi, formaggi, frutti mare, funghi. C’è chi la preferisce con l’uovo, con le patatine fritte. Addirittura con fette di ananas, un mix di salato-dolce che allieta i palati più esigenti.

La semplicità della pizza si trasforma in una squisita prelibatezza.

Mangiare la pizza con le mani si può fare, lo dice il galateo a tavola.

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