Cosa metto sulla testa?

Cosa metto sulla testa?

Un turbante ricco di frutta

Non è un semplice cappello. Un copricapo qualunque. E’ il turbante.

Nato come copricapo maschile orientale. Si tratta di una lunga striscia di tessuto: cotone, lana o seta, avvolta attorno alla testa per circa sette giri. Invece la versione femminile prevedeva una sorta di calotta realizzata in tessuto morbido.

In India il turbante assume vari significati sociali. Dal sito http://www.guidaindia.com/ leggiamo <<Nell’India medievale era impensabile presentarsi a corte a capo scoperto. [...] Ancora oggi indica la città di origine di chi lo indossa, la professione, la casta, gli eventi familiari.>>

Mentre sul sito https://www.tentazionefashion.it leggiamo <<Il turbante divenne parte del look dei gloriosi anni ’20. [...] Fu poi la volta degli anni ’40 e di una su tutte: Elsa Schiapparelli. La stilista che stravolse nei termini dell’irriverenza la moda internazionale. Non poteva non indossare o fare indossare i turbanti.>>

Direttamente dal sito http://www.donnamoderna.com/  leggiamo <<Il turbante rappresenta uno degli accessori più amati dalle donne, è simbolo di charme e femminilità allo stato puro. Indossarne uno dona a qualsiasi outfit personalità e un pizzico di mistero, nonché fascino senza tempo.>>

Fra le star internazionali che hanno indossato meravigliosi e variopinti turbanti, è doveroso citare la meravigliosa Carmen Miranda. Attrice, cantante e ballerina di origine portoghese. Affascinante ed eclettica, spesso viene ricordata per i suoi turbanti carichi di colore e frutti esotici. Emanavano gioia di vivere e spensieratezza.

Il turbante è un accessorio che va bene per qualsiasi stagione. Caldi e traspiranti nella stagione invernale, freschi durante l’estate.

Per quanto riguarda i materiali troviamo: seta, cashmere, viscosa di bambù, cotone, lana. I colori: tinta unita o con diverse fantasie. Floreali, optical, quadri, righe. Possono essere impreziositi con fiocchi, piccoli fiori o coccarde in rilievo.

Anche il modello può variare. Lunghi nastri da avvolgere alla testa, con la possibilità di lasciare liberi un capo o entrambi da avvolgere attorno al collo. Inoltre si possono trovare a forma di calotta o cuffia.

Il “doecking” è la tecnica originale di annodare il tessuto per fare i turbanti. [Fonte info: http://www.sarai-onlus.org/ ]

[Fonte testo: le citazioni appartengono ai siti indicati nel testo]

[Fonte immagine: http://www.turbandiva.com http://munascoolture.blogspot.it  http://www.cphculture.dk ]

 

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