La paura del buio è abbastanza comune

La paura del buio è abbastanza comune

...soprattutto nei bambini, ma anche per qualche adulto

La vista è uno dei sensi che maggiormente offre sicurezza. E’ quello più usato. Nel buio totale invece si perde qualsiasi punto di riferimento. Si perde il controllo della situazione. Si insinua il timore che accada qualcosa di male.

Generalmente questa paura, tipica dell’infanzia, può apparire in seguito ad un’esperienza traumatica. Ad esempio quando il genitore per punire il figlio lo costringe a dormire al buio. Oppure la morte improvvisa di una persona cara. In più si aggiunge la fervida immaginazione dei bambini, per cui nel buio prendono vita esseri mostruosi.

Se il bambino non lo dice apertamente, si può avere qualche indizio dal suo comportamento. Difficoltà ad addormentarsi, richiesta di dormire nel lettone con i genitori, risvegli improvvisi con incubi durante la notte.

Cosa fare? Le tenebre si dissolvono facendo luce.

Possiamo mettere un piccolo punto luce, che illumini la stanza ma che contemporaneamente non disturbi il sonno. Se nella cameretta c’è il televisore, possiamo programmare il suo spegnimento. Possiamo appiccicare adesivi fluorescenti a forma di luna e stelle sul soffitto o sulla parete. E’ importante anche rassicurare il bambino, parlandogli e dandogli contenimento.

Ovviamente deridere, svalutare, sottovalutare questa paura, o anche la costrizione a dormire comunque al buio, non sono le soluzioni più adatte.

Una volta adottati questi accorgimenti, la paura del buio tende a dissolversi. Tuttavia se persiste, si può ricorrere ad un aiuto psicologico.

Per quanto riguarda la paura del buio nell’adulto è meno frequente. Tuttavia l’aver vissuto un’esperienza traumatica può comportare questo tipo di problema. Intraprendere un percorso di psicoterapia può senz’altro aiutare.

Infine, se non disturba il sonno, mantenere acceso comunque un piccolo punto luce durante la notte, è considerato un espediente positivo poiché consente di evitare il senso di smarrimento nel caso ci si debba alzare di notte.

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]

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