Complesso di Atlante

Complesso di Atlante

Troppi carichi sulle spalle

Il pensiero si volge alla mitologia.  Atlante, figlio di Giove, partecipò insieme ai Titani ad una rivolta contro suo padre e per questo venne condannato a sostenere il mondo sulle proprie spalle.

In architettura il termine “atlante” si riferisce alle strutture di sostegno di architravi, capitelli, mensole e colonne.

Invece nell’ambito psicologico, alcuni autori, definiscono il “complesso di Atlante” la sindrome da iper-responsabilizzazione. Tutte quelle persone sempre disponibili, comprensive, consolatrici, altruiste all’ennesima potenza. Coloro che si fanno carico dei problemi e del benessere degli altri.

Questa trama si forma già nell’infanzia. Si tratta di una sorta di adultizzazione prematura e deleteria del bambino, al quale viene impedito di vivere la sua età. Cresce con l’idea che per ottenere l’amore dei genitori dovrà rendersi utile a loro. Se i genitori o uno di loro sta male, si fa carico anche lui di questo malessere. Si crea terreno fertile per la nascita del senso di colpa.

La persona adulta, con questo complesso, si nega i piaceri della vita, non riesce a soddisfare le proprie necessità.

Per potersi liberare da questa situazione, occorre intraprendere un percorso di crescita personale. E’ necessario incrementare l’autostima, recuperare il potere di autoaffermazione e di scelta. Deve imparare a dire “no”, a rompere gli schemi.

Per chi da tempo non si concede di essere una persona libera è senz’altro un percorso difficile, ma non impossibile.

<< ”Se esprimo ciò che penso davvero, se chiedo rispetto per le mie esigenze, se dico no a qualcosa che mi viene chiesto, produrrò nell’altro sofferenza, umiliazione, frustrazione e ciò mi è insopportabile.” E’ questo lo schema interiore che ci blocca. La verità è che non si tratta di bontà, né di capacità, ma del tentativo, a denti stretti, di non perdere l’immagine di sé, e dunque un pezzo fondante della propria identità.>>  [http://www.riza.it ]

[Fonte testo: il sito sopra citato.]

[Fonte immagine: http://www.onlinepsychologydegree.net http://www.storienapoli.it ]

 

 

 

Potrebbe interessarti anche...