Incubi e drammi per la fine del quadrimestre

Incubi e drammi per la fine del quadrimestre

Non tutto è perduto...rimbocchiamoci le maniche!

Con la fine di gennaio si conclude il primo quadrimestre. Si tirano le somme. Studenti e genitori sono presi dal dramma dei brutti voti e dall’incubo della bocciatura.

Niente panico! Occorre rimboccarsi le maniche e organizzarsi per i prossimi mesi e recuperare alla grande!

La reazione di fronte ad una pagella piena di brutti voti la possiamo ben immaginare.

E’ importante mantenere la calma, il dialogo con i figli e il confronto con gli insegnanti. Ricordiamo che il voto è un numero che indica il livello di preparazione in una determinata materia o attività, non deve rappresentare un’etichetta che qualifica o squalifica il valore dello studente.

E’ necessario indagare cosa nasconde un brutto voto: disinteresse, noia, minimo impegno oppure altro.

Bisogna individuare un metodo di studio appropriato e una buona organizzazione.

Il metodo di studio è assolutamente personale e comprende tutti quegli strumenti funzionali che consentono: di studiare efficacemente, di raggiungere gli obiettivi calibrati con l’impegno, di garantire l’autostima, di alimentare l’autonomia.

Esistono tante tecniche per studiare, ognuno sceglierà quella più giusta per sé. Si può prendere appunti, si può sottolineare le cose più importanti, si possono fare schemi. C’è chi impara meglio se ascolta, oppure chi legge direttamente a voce alta o bassa.

Una buona organizzazione si ottiene creando un programma di tutte le attività: studio e tempo libero.

E’ preferibile studiare poco tutti i giorni, per circa un paio d’ore. Con impegno, costanza e concentrazione. Nel periodo dedicato allo studio è meglio togliere tutte le possibili distrazioni.

Altro elemento fondamentale è l’atteggiamento dei genitori nei confronti della scuola e dello studio. Famiglia e scuola dovrebbero unirsi per il bene degli studenti, dovrebbero rappresentare quella rete sociale funzionale e necessaria alla crescita individuale dei ragazzi.

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore professionale]

[Fonte immagine: http://www.skuola.net/ http://12alle12.it/ ]

 

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